Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2017

Le Luci delle Grotte

Scendere questa scala mi dà sempre un senso di disagio. Non importa quanta gente intorno a me ci sia, è come se fossi da sola. Sale quella sensazione che riesco a descrivere solo come farfalle nello stomaco, aspettativa, incertezza. Cosa avranno preparato per noi? La galleria che ha fatto temere i visitatori più alti per le loro teste si apre e la maestosità della Grave riempie gli occhi e toglie il fiato. Tutto è avvolto da un manto blu, qua e là bolle stellate si stagliano sulle pareti della grotta e in lontananza un piccolo presepe sbuca tra le stalagmiti.

Chi è Babbo Natale?

Ci abbiamo creduto tutti da bambini. Prima  o poi, lasciando l’infanzia, abbiamo anche abbandonato questa figura. Ogni volta che viene Natale, però, quel bimbo interiore si risveglia, quasi a riportarci indietro nel tempo, a quando il nostro principale pensiero era quello di scrivere l’importante letterina e piazzarla tra i rami dell’albero con un certo anticipo: bisognava dare a Babbo Natale il tempo di trovare tutti i regali! Infine arrivava la notte di Natale. L’organizzazione sfiorava il professionale: una sedia, un vassoio, un cucchiaino, un piattino con due o tre cartellate e un bicchiere di latte. Lì accanto i disegni miei e di mio fratello, le nostre opere d’arte, con spazio apposito per un eventuale messaggio di ringraziamento del Babbo. Posso solo immaginare cosa pensassero i miei genitori, sapendo che la mattina dopo i loro figlioli avrebbero analizzato a fondo la “scena del delitto” alla ricerca di prove dell’esistenza di Babbo Natale… finché mio padre non venne tradito d

Perché festeggiamo Natale il 25 dicembre?

“Ti sei mai chiesta come mai il Natale si festeggia proprio il 25 dicembre?” Quasi tutti gli anni. Col tempo, con lo studio ho potuto notare come molte, se non tutte, delle feste che celebriamo hanno un’origine lontana, spesso più di quel che si pensi. L’ho notato soprattutto con le feste religiose.  Pensa al giorni d’Ognissanti: è stata sovrapposta a una festa pagana. Anche il Natale è nato così.

Perché scrivi di viaggi?

Molte volte ho sentito fare la domanda: “Perché viaggi?” Le risposte che ho ascoltato e letto sono state delle più varie, le ragioni sempre più che valide e condivise. Quello che mi chiedo adesso è: “Perché scrivo di viaggi?”

Perché Benevento è la città delle streghe?

“Vorrei andare a vedere Benevento.” “Ah, la città delle streghe!” “Esatto!” Perché poi la chiameranno così? Per anni ho sentito Benevento associata alle streghe e ciò non ha fatto altro che accrescere la mia curiosità per questa città. Il folklore, per me, è sempre stato uno dei motori più importanti per intraprendere un viaggio.

I Longobardi a Benevento: la chiesa di Santa Sofia

“Ah, ma c’è un matrimonio.  Non possiamo entrare adesso” “Allora andiamo a fare un giro. Torniamo più tardi, dai.” Gli sposi sorridenti  si mettono in posa per scattare le foto sul sagrato di Santa Sofia, uno dei simboli di Benevento. Una volta era anche una delle chiese più importanti della Longobardia Minor . Siamo venuti qui proprio seguendo i Longobardi : dopo aver visitato Monte Sant’Angelo, in Puglia, la curiosità per questo popolo ci ha portati a in questa città.

Nel Sud di Carlo Levi. Una giornata ad Aliano, tra le case e i calanchi di "Cristo si è fermato ad Eboli"

L’auto corre veloce lungo la statale 598. Per un lungo tratto il nastro d’asfalto costeggia l’Agri, uno dei maggiori corsi d’acqua della Lucania, che dall’entroterra scivola lento fino alle fertili coste dello Jonio. Ma in questo periodo dell’anno, dopo l’arsura dei mesi estivi, è ridotto a poco più di un rigagnolo pietroso. Il Pollino è solo a pochi chilometri, verso sud. Eppure i suoi boschi e la sua frescura non sono che un miraggio, qui. Siamo nel cuore riarso della Basilicata, nel deserto argilloso dei calanchi. Con una curva a gomito la strada comincia la sua salita verso Aliano. Tutt’intorno il paesaggio si increspa, come un mare pietrificato. I calanchi sono fenditure scavate dalle piogge sul terreno friabile e privo di vegetazione. Si susseguono e si ramificano, creano grappoli di terra gialla, alti poche decine di metri, spaccati in gole e burroni, sui quali è impossibile arrampicarsi. Per raggiungere il paese c’è da passare un ponte. Intorno solo il vuoto del precip

La Cina a Bari

Un piccolo angolo di Cina è approdato a Bari . I guerrieri di terracotta del famoso esercito dell’Imperatore Qin sono arrivati all’Archivio di Stato di Bari .

Benvenuti all'Inferno!

Lasciate ogni speranza voi che entrate Sabato 3 giugno ho avuto la fortuna di essere invitata dalla digital strategist delle   Grotte di Castellana ad assistere a Hell in the Cave . È uno spettacolo unico nel suo genere che ha come palcoscenico la grotta della Grave nel complesso carsico che ha reso famosa Castellana Grotte. Mette in scena l’ Inferno di Dante . Sin dalla prima edizione sono stata incuriosita da questa attrazione, ma ancora non ero riuscita ad assistervi. Fino ad ora.

Di funghi e castelli

Dopo tanta incertezza sembra che il sole abbia finalmente deciso  di graziarci col suo calore. Ci si incomincia a scoprire e a guardare con rinnovato interesse quella maglietta che ci piace tanto, dai colori sgargianti che gridano: "ESTATE". Sale man mano la voglia di passare le giornate fuori, in giro per posti inesplorati e cala inesorabilmente quella di andare in ufficio. Ed ecco che si aspetta il sabato, sperando che il bel tempo regga e non si tratti solo dell'ennesima illusione di un'estate un po' indecisa sul da farsi. Questo è lo stato d'animo in cui sto vivendo questo periodo: tutto si risveglia; il sole mi dona nuova energia e vedo un solo modo per poterlo sfruttare al meglio: fare una gita! Ho sofferto un po' ultimamente il non potermi spostare, ma puntualmente un impegno o il cattivo tempo mi imponeva di rimandare le mie scampagnate. Ora è giunta l'ora di darmi alla pazza gioia! Be', sì, ma ripartiamo in maniera soft.

Giro il mondo e faccio la traduttrice

Quando mi balenò l’idea di aprire un blog avevo due punti fermi:        1)     avrebbe parlato di viaggi, perché scoprire il mondo è una cosa che mi ha sempre affascinato;         2)     sarebbe stato multilingue, così che tutti avrebbero potuto leggerlo e sarebbe stato un ottimo modo per tenermi in allenamento con le lingue che studiavo all’università. Solo poco tempo fa ho realizzato, come se avessi ripescato qualche ricordo nei meandri della mia memoria, che quello che stavo facendo era esattamente quello che ho sempre detto di voler fare, cioè girare per il mondo e tradurre . Sul girare il mondo ci stiamo lavorando: crescendo mi sono resa conto, come era ovvio d’altronde, che per mettere in atto questo progetto sono necessarie risorse economiche e tempo, che richiedono un’attenta gestione. La questione “diventare una traduttrice”, anche lei è un work in progress . Nel momento in cui mi sono iscritta alla facoltà di lingue, piena di belle speranze, di cert

Les salles de pressurage de Pietragalla

Versione italiana     English version “Oh, regarde ces mignonnes! Elles semblent les maisons des Hobbits!”  Voilà ce que j’ai pensé quand, en parcourant les virages de la route nationale 169, nous sommes arrivés à Pietragalla et nous avons vu défiler devant nos yeux des petits bâtiments qui faisaient penser à la Comté sortie du stylo de Tolkien. « Papa, arrête la voiture ! » C’était impensable de laisser ce lieu-là sans découvrir de ce qu’il s’agissait. Sortis de la voiture nous nous sommes aventurés parmi les  petites maisons pour découvrir finalement qu’il s’agissait de toute autre chose et voilà qu’on fait la connaissance de l’existence des salles de pressurage .

The wineries of Pietragalla

Versione italiana      Version française "Oh, look how cute they are! They look like Hobbit's houses!" That's what I thought when, along the  hairpin turns of the highway 169, we arrived at Pietragalla and saw some little buildings parading in front of us that made us think about the Shire come out from Tolkien's pen. "Dad, stop!" It was unthinkable to leave that place without discovering what they were. Got out of the car, we ventured among the little houses to discover at the end that they were something completely different. And that's how we knew about the existence of wineries .

I palmenti di Pietragalla

English version      Version française “Toh, guarda che carine! Sembrano le case degli hobbit!” Ecco cosa ho pensato quando, percorrendo i tornanti della statale 169, siamo arrivati a Pietragalla e abbiamo visto sfilare davanti a noi delle piccole costruzioni che facevano pensare alla Contea uscita dalla penna di Tolkien. “Pa’, ferma la macchina!” Era impensabile lasciare quel posto senza scoprire di cosa si trattasse. Scesi dall’auto ci siamo avventurati tra le casette per finalmente scoprire che si trattava di tutt’altro ed ecco che siamo venuti a conoscenza dell’esistenza dei palmenti .

A little piece of Russia in Bari

Versione italiana Classes are over. It's time to take the bus and to come back home. I walk toward the train station of Bari, I pass through it to reach Largo Ciaia, my stop. The bus is already there, waiting to leave with destination Taranto. I sit in the vehicle, near the window, as always. We leave. Slowly, the buildings that overlook on Viale Unità d'Italia parade and suddenly there it is: a little shiny green dome as a candle stands out among the buildings. It's the Russian Church of Saint Nicholas .

Un pezzetto di Russia a Bari

English version Le lezioni sono finite; è ora di prendere l’autobus e tornare a casa. Mi incammino verso la stazione centrale di Bari , la attraverso per raggiungere Largo Ciaia, la mia fermata. Il pullman è già lì, in attesa di partire con destinazione Taranto. Mi accomodo nel veicolo, lato finestrino, come sempre. Si parte. Lentamente sfilano i palazzi che si affacciano su Viale Unità d’Italia e a un tratto eccola lì: una piccola cupola verde brillante come una candela svetta tra le costruzioni. E' la chiesa russa di San Nicola .